Storia

La vera storia di Lesa e le sue origini antichissime

Lesa nell’Antica Roma

Da Lesa, in epoca romana, passava la via Severiana Augusta, una strada consolare che collegava Mediolanum (l’odierna Milano) al Verbannus Lacus, noto oggi come il Lago Maggiore. Da qui, la strada prosegue fino al passo del Sempione. Questa antica via romana rappresenta un importante collegamento tra le regioni settentrionali e quelle meridionali dell’Italia, evidenziando l’importanza strategica di Lesa sin dai tempi antichi.

Origini Celtiche e Romane

La presenza di reperti archeologici risalenti all’ottocento, sebbene oggi siano scomparsi o dispersi, insieme ai toponimi di chiara origine celtica e romana, suggeriscono un’origine molto più antica per i tre centri abitati situati nella zona collinare di Lesa. Questi centri includono Lesa e Solcio alle estremità settentrionali e meridionali della piana del torrente Erno, oltre a Villa, situata al punto in cui il torrente esce dalle colline. Le due frazioni collinari, Comnago e Calogna, all’estremità meridionale della Motta Rossa e sul suo versante orientale, sopra Belgirate, sembrano avere una radice celtica e poi romana, come indicato da alcune incisioni rupestri.

Il Nome di Lesa nel 998

Il nome della moderna Lesa compare per la prima volta in un documento datato 998. Questo testimonia la longevità e la continuità storica di questa comunità nel corso dei secoli.

Il Dono dell’Imperatore Enrico II

Nel 1014, l’imperatore Enrico II dona Lesa alle religiose del monastero di San Felice di Pavia. Questo atto conferma l’importanza della località in ambito storico e amministrativo.

Lexia come Centro Amministrativo

A partire dal 1199, Lexia (come era conosciuta all’epoca) divenne il centro amministrativo del Vergante sotto gli arcivescovi di Milano e successivamente sotto la famiglia Borromeo. In questo periodo, Lesa fu sede del Castellano del Vergante e successivamente di un Podestà. Nonostante abbia perso gran parte della sua importanza economica e politica dalla fine del medioevo, Lesa ha continuato a svolgere un ruolo chiave nella regione.

Gli Statuti del Vergante del 1389

Nel 1389, Lesa sottoscrive gli Statuti del Vergante insieme al comune di Meina, un importante passo verso l’organizzazione amministrativa e giuridica della regione. Questi statuti sono stati approvati dall’Arcivescovo Antonio da Saluzzo e hanno contribuito a definire le regole e i diritti della comunità locale.

La Dominazione dei Borromeo

Nel XV secolo, Filippo Maria Visconti concesse la proprietà di Lesa e del Vergante a Vitaliano I Borromeo. Da questo momento in poi, Lesa seguì la storia dei Borromeo, una delle famiglie più influenti e potenti dell’area.

Revisione degli Statuti nel 1455

Nel 1455, Filippo Borromeo dispose una revisione degli Statuti del Vergante, rafforzando ulteriormente le leggi e le norme che regolavano la vita nella regione.

Il Trattato di Aquisgrana nel 1748

Nel 1748, con il trattato di Aquisgrana che pose fine alla guerra di successione austriaca, Carlo Emanuele III di Savoia ottenne l’alto novarese, inclusa Lesa, che divenne parte del Regno di Sardegna.

Il Cambio di Scenario nel XVIII secolo

Alla fine del XVIII secolo, la Comunità del Vergante si dissolve sotto l’incalzare delle armate napoleoniche e del nuovo ordine europeo. Questo segnò un periodo di cambiamento significativo nella storia di Lesa e della regione circostante.

Lesa nell’Epoca Napoleonica

Dal 1805, Lesa fece parte del Dipartimento dell’Agogna, una parte del Regno d’Italia napoleonico. Questo periodo storico fu caratterizzato da cambiamenti politici e amministrativi radicali.

Il Ritorno al Regno di Sardegna

Con la caduta di Napoleone nel 1815, Lesa tornò al Regno di Sardegna e, successivamente, nel 1861, divenne parte del Regno d’Italia. Questo segnò il consolidamento dell’appartenenza di Lesa all’Italia unita.

Il Ruolo Amministrativo di Lesa

Fino al 1923, Lesa era il centro amministrativo dell’omonimo Mandamento, un’area che comprendeva diverse località, tra cui Solcio, Belgirate, Brovello, Calogna, Carpugnino, Comnago, Gignese, Massino Visconti, Nebbiuno, Corciago, Tapigliano, Pisano, Stresa, Vedasco, Vignolo, Magognino, Stropino e Sovazza (oggi frazione di Armeno). Questa posizione amministrativa ha evidenziato l’importanza storica e geografica di Lesa nella regione circostante.

Famiglie Nobili di Lesa

Fin dal Medioevo, nella zona di Lesa sono state presenti famiglie nobili, tra cui i Sessa di Daverio e i Visconti di Massino. Queste famiglie hanno lasciato un’impronta significativa nella storia e nella cultura della regione e, in alcuni casi, sono ancora oggi proprietarie di antichi palazzi nel centro di Lesa.

Il Castello di Lesa Oggi

Oggi, il castello nel centro di Lesa è stato lottizzato, e ogni appartamento ha conservato e valorizzato le tracce del suo secolo originario. Ogni angolo di questo affascinante edificio racconta una storia diversa, portando i visitatori indietro nel tempo per rivivere Lesa e le sue origini in modo unico e suggestivo.

Lesa è una località con una storia ricca e affascinante che abbraccia millenni di cambiamenti e trasformazioni. Dalle sue radici nell’Antica Roma alla sua evoluzione durante il periodo napoleonico e il Risorgimento italiano, Lesa ha visto e contribuito a molteplici epoche storiche. Oggi, questa affascinante località sulle sponde del Lago Maggiore è un luogo che continua a incantare i visitatori con la sua bellezza naturale, il suo patrimonio storico e le affascinanti testimonianze del passato, come il castello lottizzato.

Domande Frequenti

  1. Qual è l’origine del nome Lesa?
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  3. Chi erano i Borromeo e qual è stato il loro ruolo nella storia di Lesa?
  4. Come è cambiata Lesa durante il periodo napoleonico?
  5. Quali sono le principali attrazioni turistiche di Lesa?
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